La manutenzione della facciata di un edificio non riguarda solo l’estetica, bensì la durata e l’efficienza dell’intero involucro edilizio. Settef, grazie alla sua esperienza nel settore e al continuo sviluppo tecnologico di pitture per facciata esterna, offre soluzioni mirate per ogni specifica problematica, garantendo così massima protezione e conservazione delle facciate. Scopriamo quindi insieme quali prodotti usare per il rifacimento della facciata, approfondendo le principali cause di degrado che richiedono cicli di intervento dalle migliori prestazioni.
Alghe e muffe
Per una bonifica efficace dell’edificio, Settef raccomanda un ciclo sanificante protettivo, che include soluzioni biocide e igienizzanti combinate con pitture come X-Dry Paint o Ancorall Lotus, ideali per ripristinare la bellezza della superficie.
Le zone umide e/o scarsamente riscaldate dal sole (fronte mare, lago, prossimità zone boscose, montagna) sono soggette alla crescita di microorganismi infestanti come alghe e muffe sulla facciata: come debellarli?
Fessurazioni
Le frequenti tensioni, gli sbalzi termo igrometrici e climatici, insieme al continuo passaggio di masse di vapore d’acqua possono causare sulla facciata esterna la formazione di microcavillature o fessurazioni, dove penetrano acqua piovana e sostanze chimiche inquinanti, che possono compromettere l’integrità̀ strutturale ed estetica del supporto. In questi casi quale pratica serve per il rifacimento della facciata? In base alla natura e dimensione della fessura, Settef propone il ciclo di sigillatura puntuale con sigillante acrilico per crepe medio-grandi, oppure il ciclo elastomerico con i sistemi Elastoset: si tratta di un’ampia gamma di finiture elastomeriche a base di resine silossaniche, che intervengono mediante la realizzazione di strati elastici con spessore adeguato alle deformazioni sulla facciata, mascherandole completamente
Umidità di risalita
Un’altra fonte di degrado per la superficie esterna è l’umidità che dal terreno risale per capillarità, portando con sé i sali che, con l’evaporazione dell’acqua, cristallizzano e aumentano di volume, provocando la rottura degli intonaci.
Per bloccare la fuoriuscita dei sali idrosolubili e quindi la possibilità di formazione di efflorescenze e subflorescenze, l’intervento consigliato è l’utilizzo di un ciclo deumidificante ed eventualmente di prodotti antisale.
Calcestruzzo ammalorato
La penetrazione di Anidride Carbonica (CO2) e altre sostanze presenti in quantità abbondanti nell’aria (es NOX) possono generare il fenomeno della carbonatazione del calcestruzzo che induce l’ossidazione dei ferri di armatura e la conseguente rottura del calcestruzzo stesso (es frontalini terrazzi).
Per il ripristino, Settef suggerisce un ciclo completo di prodotti con specifiche proprietà di anticarbonatazione che include Betoprimer, Betonrapid HP e Betonset Mar prodotti marcati CE conformi alla normativa UNI EN 1504 (prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo; riparazione non strutturale).
Scolorimento
La tenuta della pigmentazione del colore può essere messa a dura prova dall’esposizione ai raggi solari. Il degrado della facciata esterna può essere scongiurato non solo con una corretta manutenzione, ma in primis con una scelta ponderata del colore. Il nostro consiglio? Prediligere colori chiari o, in alternativa, ricorrere ai coloranti termoriflettenti Thermocolor, che permettono di ottenere un indice di riflessione elevato anche su colorazioni scure.
Hai incontrato altri ostacoli nella manutenzione della facciata? Settef mette a disposizione un Servizio Tecnico professionale costituito da un team di esperti presenti su tutto il territorio nazionale; contattaci per approfondire i cicli più adatti per ogni tipologia di intervento in facciata :